cursus
s. m., lat. [v. córso2] (pl. cursus). – Nella prosa latina medievale, l’andamento ritmico del periodo; in partic., la clausola o cadenza che chiude armoniosamente il periodo o la frase, risultando dall’unione di due parole, ognuna con proprio accento. Il cursus, derivato dalla clausola metrica della prosa latina classica quando, dileguatosi il senso della quantità, si sostituì a questo il senso dell’accento, era di tre tipi fondamentali: il c. planus (per es., vìncla perfrègit), il c. tardus (per es., vìncla perfrègerat), e il c. velox (per es., vìnculum fregeràmus). Ebbe influsso anche sulla prosa volgare del Duecento e del Trecento.