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custodiale

Neologismi (2008)
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custodiale


agg. Nel settore dell’amministrazione della giustizia, relativo a pena che implica una restrizione della libertà personale. ◆ Manette facili? «Nessun rilievo -- aggiungono gli ispettori del governo Berlusconi -- può essere mosso ai magistrati milanesi, i quali non paiono aver esorbitato dai limiti imposti dalla legge. Non si è riscontrata una significativa casistica di annullamenti di quelle detenzioni. I provvedimenti custodiali sono stati spesso suffragati dalla decisiva prova della confessione dell’indagato». (Marco Travaglio, Repubblica, 18 gennaio 2003, p. 11, Politica) • Nel provvedimento il gip sottolinea come [Stefano] Ricucci utilizzi ben due cellulari con contratti firmati in Lussemburgo per tentare di evitare di essere intercettato. «L’inquinamento probatorio delle indagini in atto rende evidente che nessuna altra misura diversa da quella custodiale in carcere appare idonea a salvaguardare le esigenze cautelari ravvisate», osserva [Orlando] Villoni. (Flavio Haver, Corriere della sera, 19 aprile 2006, p. 2, Primo piano) • Decisione difficile, quella del Gip [Giulia Romanazzi], con il parere della procura che pesa come un macigno: «Lo stato dell’inchiesta e delle conoscenze fin qui acquisite non può soffrire ripensamenti affrettati, pur con il debito rispetto della posizione custodiale dell’indagato». (Maria Corbi, Stampa, 6 marzo 2008, p. 16, Cronache Italiane).

Derivato dal s. f. custodia con l’aggiunta del suffisso -(i)ale.

Già attestato nella Repubblica dell’8 dicembre 1990, p. 21, Cronaca (Franco Scottoni).

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