dalemiano
(d’alemiano), s. m. e agg. Chi o che si richiama alla linea politica di Massimo D’Alema. ◆ è solo l’ennesima prova del leggendario sarcasmo dalemiano (Giornale, 31 gennaio 2002, p. 6, Interni) • Basta rileggersi le ripetute, coerenti e franche dichiarazioni rilasciate, a proposito dell’Unità (e specificamente a proposito dei 12 miliardi di lire annui di contributo pubblico che arrivano nelle casse del giornale in quanto «quotidiano dei gruppi parlamentari dei democratici di Sinistra-l’Ulivo»), da quell’autorevole ed emblematicissimo esponente d’alemiano e riformista che risponde al nome di Giuseppe Caldarola. (Beppe Lopez, Liberazione, 29 febbraio 2004, p. 28, Noi loro & gli altri) • In molti […] parlano di un accordo tra veltroniani e dalemiani per chiudere la trattativa col Cav. sul «tedesco corretto» previsto dalla bozza Bianco, che ieri è stata presentata in commissione Affari costituzionali. (Foglio, 16 gennaio 2008, p. 2).
Composto dal nome proprio (Massimo) D’Alema con l’aggiunta del suffisso -(i)ano.
Già attestato nella Repubblica del 29 settembre 1988, p. 9 (Stefano Marroni), usato come agg.
V. anche antidalemiano.