dannato
agg. e s. m. [part. pass. di dannare]. – 1. agg. a. Condannato, e in partic. condannato alla pena dell’inferno: le anime d., gli spiriti dannati. Usi fig.: gridare come un’anima d., con strilli acuti, disperatamente; anima d., persona scellerata, malvagia; essere l’anima d. di qualcuno, essere l’istigatore delle sue malefatte, oppure anche l’esecutore dei suoi malvagi disegni. b. Con altri sensi fig.: vita d., infelicissima, trista; tempo d., cattivo, con molta pioggia e vento; nella (più) d. ipotesi, nell’ipotesi peggiore, più pessimistica. E in genere, per indicare eccesso in cosa che rechi fastidio e sim.: un freddo, un caldo d., ecc. 2. s. m. (f. -a) Anima condannata all’inferno: le pene dei dannati. In similitudini: bestemmiare come un d.; lavorare giorno e notte come un d.; gridare, soffrire come un dannato.