danzattore
s. m. Ballerino che si esibisce anche nel ruolo di attore. ◆ [Roberto] Castello, da vero e proprio «danzattore», si esibisce come danzatore e come attore, mentre intorno a lui, in una incastellatura virtuale tridimensionale, scorrono immagini che illustrano, sottolineano, spiegano le azioni recitate e danzate. (Sergio Trombetta, Stampa, 15 febbraio 2002, Torinosette, p. 14) • Interpreti principali di questa libera ricostruzione in stile del canadese Paul Chalmer (già applaudito a Roma anni fa per una «Bella addormentata» e per il «Lungo viaggio della notte di Natale» con [Vladimir] Vassiliev in panni di «danzattore») ne saranno Gaia Straccamore (Lauretta), l’elegante ospite Igor Yebra (Ivan), più volte applaudito a Roma, e Fabio Grassi (Don Alonso). (Lorenzo Tozzi, Tempo, 16 novembre 2004, p. 44, Spettacoli a Roma) • Dall’Italia: due tra i più rappresentativi coreografi italiani, il 5 febbraio Giorgio Rossi dei Sosta Palmizi in «La favola esplosa», scatenata coreografia per cinque «danzattori» ispirata a [Italo] Calvino, e il solo «Alma» ispirato a una poesia di [Pablo] Neruda (6 febbraio). L’11 febbraio Monica Casadei e la sua compagnia «Artemis Danza» (Monica Corbellini, Repubblica, 16 gennaio 2008, Genova, p. X).
Composto dai s. m. danz(atore) e attore.
Già attestato nella Repubblica del 10 gennaio 1986, p. 24.