daspato
s. m. Chi è sottoposto al DASPO. ♦ Se si pensa, solo per fare un esempio, che a Torino 37 sono i «daspati» della Juve e 24 quelli del Toro, i conti sono presto fatti. (Fiorenza Sarzanini, Corriere della sera, 18 settembre 2004, p. 48, Cronaca di Roma) • Arresto differito nei casi di inneggiamento all'odio razziale e inasprimento delle sanzioni penali contro le frodi sportive. Ammesse in questo caso anche le intercettazioni telefoniche. Sono alcune misure previste dal dl contro la violenza negli stadi, messo a punto dal ministro dell'Interno Angelino Alfano e oggi al vaglio del Cdm. Col decreto si estende ai "daspati" recidivi la misura di prevenzione della sorveglianza speciale di pubblica sicurezza, riservata ai sospetti mafiosi. (Gazzetta di Parma.it, 8 agosto 2014, Roma) • «I teppisti sono solo 6mila, li sradicheremo», promette il ministro dell'Interno [Matteo Salvini, ndr] sottolineando che non vanno confusi coi 12 milioni di tifosi che settimanalmente seguono le partite. Seimila sarebbero i daspati. Cioè gli ultrà già beccati a fare casino e che dunque allo stadio non ci possono più andare (stando così le cose, in teoria, non dovrebbero più costituire un problema, no?). (Paolo Berizzi, Repubblica, 8 gennaio 2019, p. 34, Commenti) • "Ho letto che la maggior parte di chi ha provocato gli incidenti di Milano erano daspati. Ho chiesto al ministro (dell'Interno Salvini, ndr) perché quel daspato non va ai servizi sociali due ore prima e due ore dopo la partita? Sono seimila, starà alla polizia assicurare che queste seimila persone stiano lontane da quei luoghi". Lo ha detto il presidente della Figc, Gabriele Gravina, presentando a margine del consiglio federale odierno le nuove modifiche regolamentari attinenti a cori o striscioni razzisti e discriminatori. (Ansa.it, 30 gennaio 2019, Sport).
Da daspato, forma del participio passato del v. daspare.