daspo urbano
loc. s.le m. Divieto di accedere a un determinato luogo per motivi di ordine pubblico. ♦ Dagli stadi, alle piazze: arriva il Daspo urbano. A chi spaccia o commette reati in una zona o in un locale, verrà vietato di frequentarli. E poi, accelerazione sui rimpatri e via libera ai lavori socialmente utili per richiedenti asilo. (Vladimiro Polchi, Repubblica, 11 febbraio 2017, p. 2, Cronaca) • Utilizzare il cosiddetto “daspo urbano” – ossia il provvedimento mutuato dall’ambito sportivo, che impone a una persona di stare alla larga da una precisa zona per un determinato lasso di tempo – per contrastare la questua molesta. A chiedere che il sindaco Davide Galimberti adotti questo tipo di provvedimento è il consigliere comunale di Forza Italia, Piero Galparoli, da poco tornato a sedere sugli scranni del Salone Estense al posto della dimissionaria Carlotta Calemme. (m. c., Prealpina.it, 27 novembre 2018, Varese) • Attraverso l’analisi della normativa siamo giunti, infatti, al momento più complesso della disciplina del daspo urbano: ad una prima violazione di un divieto di stazionamento ex art. 9 c. 1 o 2, deve aver fatto seguito una reiterazione del comportamento (non è che chiaro se la violazione del primo divieto possa costituire essa stessa una reiterazione né quante reiterazioni siano necessarie) ed una valutazione caso per caso e in concreto da parte del questore del pericolo che questo stesso comportamento rappresenta per la sicurezza (urbana). (Caterina Carmassi, Diritto.it, 18 novembre 2019).
Composto dalla sigla e s. m. daspo e dall'agg. urbano.