decisionismo
deciṡionismo s. m. [der. di decisione, sul modello del ted. Dezisionismus]. – In generale, come termine filosofico, concezione teorica che assegna alla decisione un valore quasi assoluto e un carattere di necessità pratica; con sign. simile, nel linguaggio politico, esso definisce l’atteggiamento di chi, nel prendere una decisione, fa prevalere l’elemento della volontà su quello della conoscenza, e tende quindi a prescindere da un’attenta e completa analisi dei fatti, degli interessi e delle circostanze nel determinare le proprie scelte e la propria condotta. Usato in partic. per definire la concezione teorica della sovranità e del diritto formulata dal filosofo del diritto Carl Schmitt (che in una sua opera, del 1934, aveva individuato il fondamento della norma positiva in una decisione del tutto indipendente da regole precedenti o da un ordine precostituito), il termine è stato recentemente ripreso nel linguaggio giornalistico e parlamentare per qualificare il comportamento e l’azione di chi tende a superare situazioni di immobilismo con atti di volontà, anche se questi possano essere giudicati non razionali né rispettosi delle regole prefissate.