defamiliarizzazione
s. f. Il progressivo abbandono del connotato familiare, dell’essere appannaggio di un sistema familiare. ◆ Il nuovo modo di concedere crediti (senza chiedere garanzie personali all’imprenditore, ma esigendo investimenti nel capitale sociale) è in grado di favorire la «defamiliarizzazione» del nostro capitalismo. (Sicilia, 13 giugno 2004, p. 2, Interno) • «L’Italia paga la carenza di liquidità dell’impresa e la carenza della grande impresa», nota [Roberto] Del Giudice. Così entra in campo il private equity che con mosse diverse - fusioni, crescita interna, defamiliarizzazione - punta «a creare massa critica, a fornire maggiore competitività alle imprese». (Francesco Spini, Stampa, 13 marzo 2006, p. 31, Economia).
Derivato dal s. f. familiarizzazione con l’aggiunta del prefisso de-.
Già attestato nel Corriere della sera del 27 marzo 1996, p. 17 (Vittorio Strada).