deformazione
deformazióne s. f. [dal lat. deformatio -onis; v. deformare]. – 1. L’azione e l’effetto del deformare, e più spesso del deformarsi. a. Riferito al corpo umano o animale: d. della testa, degli arti; d. congenite, acquisite. In etnologia, d. etniche, le alterazioni artificiali dei tratti somatici, praticate per lo più dai popoli primitivi con varî scopi (estetico, rituale, magico, terapeutico, ecc.), e consistenti in semplici modificazioni dell’aspetto della cute, perforazioni delle narici e del setto nasale, mutilazioni dentarie e sessuali, ecc. b. In meccanica, ogni variazione della forma, temporanea o permanente, che si verifica in un corpo sotto l’azione di determinate sollecitazioni (meccaniche, termiche, ecc.): d. elastica, quella che scompare al cessare della causa che la produce; d. viscosa, deformazione permanente che si manifesta in taluni materiali elastici quando siano sottoposti a una prolungata azione delle forze. c. In geologia strutturale, modificazione di forma e di disposizione spaziale di un minerale, di una roccia, di una unità geologica o di una regione della crosta terrestre: d. continua, di tipo plastico, che si manifesta con pieghe, scorrimenti, ecc.; d. discontinua, con fratture e faglie. d. D. cartografiche, le contrazioni o dilatazioni degli spazî geografici che si verificano nelle carte per effetto della riduzione della superficie sferica terrestre alla sua presentazione piana. e. fig. D. professionale, alterazione del modo di pensare e di comportarsi nella vita reale, dovuta alla ripetizione continua di gesti, atteggiamenti, ragionamenti e sim., nell’esercizio del proprio lavoro. In relazione con altri usi fig. del verbo deformare, alterazione del significato di una frase, del senso di un discorso: nel resoconto giornalistico, le sue parole hanno subìto una notevole deformazione. 2. Nell’arte moderna, dall’espressionismo in poi, la voluta alterazione della forma oggettiva, che l’artista conferisce talora alle proprie immagini figurative, con intenti stilistici che vanno da una ricercata eleganza formale a una violenta esasperazione di alcuni aspetti della realtà.