deluchiano
agg. Di Vincenzo De Luca, esponente politico del centrosinistra, più volte sindaco di Salerno. ◆ La scelta per [Mario] De Biase è coerente con l’intenzione di De Luca di capeggiare la lista dei progressisti al Comune, scelta di forte matrice deluchiana che però potrebbero non agevolare il dialogo con gli alleati e aprire il conflitto fra la diaspora comunale e la necessaria coesione di coalizione alle politiche. (Roberto Fuccillo, Repubblica, 15 febbraio 2001, Napoli, p. V) • Di coalizioni ce n’è di vario ed argomentato genere. Quella dei «volenterosi» - del tipo: chi ci sta, ci sta alle mie condizioni, e gli altri si acconcino -. E quella che ogni diversità cerca di includere, ogni angolo cerca di smussare, ogni asperità si dispone a diluire finché è possibile, per ampliare il mosaico delle intese. Queste due varianti della coalizione convivono nella famiglia politica del centrosinistra. Di imprinting deluchiana è la prima. (Mariano Ragusa, Mattino, 6 febbraio 2006, Salerno, p. 21) • A De Luca fischiano le orecchie anche quando [Antonio] Bassolino si chiede «perché dovrei chiedere a un elettore di An di venire a votare per il Pd? Mi sembra assurdo»: un altro evidente riferimento a un tema deluchiano, la chiamata alle urne anche di elettori del centrodestra. (R[oberto] F[uccillo], Repubblica, 14 ottobre 2007, Napoli, p. II).
Derivato dal nome proprio (Vincenzo) De Luca con l’aggiunta del suffisso -(i)ano.