denaturazione
denaturazióne s. f. [der. di denaturare]. – 1. Aggiunta di piccole quantità di sostanze disgustose e talora anche nocive (denaturanti) imposta dal fisco per impedire che sostanze di impiego industriale (alcol etilico, cloruro di sodio, ecc.) vengano destinate ad altri usi (alimentare, ecc.). 2. a. In biochimica, variazione di proprietà prodotta da una qualsiasi trasformazione chimica e fisica che le sostanze proteiche subiscono per cause diverse: riscaldamento, invecchiamento, esposizione ai raggi ultravioletti, trattamento con sostanze chimiche varie (acidi, alcali e altri reattivi), ecc. b. D. dell’acido nucleico, la separazione, con riscaldamento a più di 70 °C, dei due filamenti che costituiscono la doppia elica della molecola.