denso
dènso agg. [dal lat. densus]. – 1. a. In senso proprio e generico, detto di un corpo (spec. liquido o aeriforme) le cui particelle costitutive sono molto vicine l’una all’altra, che ha cioè elevata densità: una colla d.; vino d.; inchiostro d.; gas d.; d. vapori; estens., fumo d., una d. nebbia, una d. nuvolaglia. b. Di legname, molto duro a lavorarsi; di legname da ardere, pesante e perciò di buon potere calorifico. 2. Riferito a nomi collettivi, o a una pluralità di elementi uguali, è sinon. di fitto, folto, indica cioè che gli elementi costitutivi sono relativamente molto vicini: rioni con popolazione molto d.; alberi con d. fogliame; il destrier ch’avea lasciato Tra le più d. frasche alla fresca ombra (Ariosto). In botanica, di infiorescenze che portano molti fiori, fittamente accostati. 3. In usi fig., indica insieme la fittezza e la compattezza: d. tenebre, nel buio d. della notte. Più spesso con la prep. di, che contiene elementi addensati, pieno, pregnante: libro d. di idee, discorso d. di concetti, frase d. di significato; un periodo storico d. di avvenimenti. ◆ Avv. densaménte, con elevata densità: l’Italia è uno dei paesi più densamente popolati d’Europa.