deplorare
v. tr. [dal lat. deplorare, der. di plorare «lamentarsi, piangere»] (io deplòro, ecc.). – 1. Riprovare, condannare con biasimo e profondo rammarico un fatto o un comportamento: deploro vivamente la vostra condotta; episodî di teppismo che non possiamo non d.; il presidente della Camera ha deplorato (e più comunem. ha espresso la sua deplorazione per) le manifestazioni d’intolleranza di alcuni parlamentari. 2. ant. o letter. Compiangere, compatire: d. l’infelicità, la povertà, le disgrazie altrui. ◆ Part. pass. deplorato, anche come agg., sia nel sign. più com. (il deplorato assenteismo nelle fabbriche e nel pubblico impiego), sia in quello ant. e letter. di compianto, rimpianto: i miserabili casi de la deplorata Euridice (Sannazzaro).