deregolamentatore
s. m. Chi si propone di abolire l’eccessiva quantità di norme che regolano le attività economiche e imprenditoriali. ◆ Un cambiamento di atteggiamento culturale è già visibile e non ci riferiamo tanto ai deregolamentatori pentiti, o ai critici di una Europa sclerotizzata da lacci e laccioli. (Alfredo Recanatesi, Stampa, 29 luglio 2002, p. 19, Economia) • Il saggio [di Giulio Tremonti] è il messaggio: e siamo sotto elezioni. Può darsi che l’enfasi sui valori sia un modo utile per tenere unito il suo popolo, un po’ cattolico, un po’ conservatore, un po’ localista, un po’ deregolamentatore. (Franco Debenedetti, Sole 24 Ore, 8 marzo 2008, p. 12, Commenti e Inchieste).
Derivato dal v. tr. deregolamentare con l’aggiunta del suffisso -(t)ore.
Già attestato nella Stampa del 9 novembre 1992, p. 14, Società e Cultura (Alberto Papuzzi).