descrivere
descrìvere v. tr. [dal lat. describĕre, comp. di de- e scribĕre «scrivere»] (coniug. come scrivere). – 1. Rappresentare con parole un luogo, un oggetto, una persona, notandone gli aspetti, le qualità, ecc.: d. un paese, la facciata di un edificio, la struttura di un macchinario; d. una pianta, un minerale; il direttore è proprio come mi era stato descritto; uno spettacolo da non potersi descrivere. Anche, di cose astratte: d. il carattere di una persona, le abitudini di qualcuno, l’entusiasmo della folla; è difficile d. la sua gioia; non saprei descriverti l’impressione provata. Di fatti, esporli in modo da farne seguire con l’immaginazione lo svolgimento, le manifestazioni: d. un avvenimento, un viaggio, una partita di calcio, una festa; d. qualcosa per filo e per segno, fin nei minimi dettagli. 2. Delineare la forma, la figura di un oggetto: Sette P ne la fronte mi descrisse Col punton de la spada (Dante). Più comunem., in geometria, tracciare: d. un cerchio col compasso; per analogia, riferito a un corpo in moto: l’aeroplano descrisse un largo giro nel cielo; e fig.: in quel punto il fiume descrive un’ampia curva. 3. ant. a. Iscrivere, ascrivere, arruolare. b. Iscrivere nei registri della popolazione; registrare rendite, beni e sim. ◆ Part. pass. descritto, anche come agg.: la situazione descritta; nella critica testuale, codice descritto (traduz. dell’espressione lat., più com., codex descriptus, dove describere è usato nel sign. originario di «trascrivere, copiare»), codice che è copia diretta di un codice non perduto.