desinare2
deṡinare2 v. intr. [dal fr. ant. disner, che è il lat. *disiunare per *disieiunare, cioè «rompere il digiuno»] (io déṡino, ecc.; aus. avere). – Consumare il pasto principale della giornata, pranzare (è voce dell’uso tosc., nota anche, ma non pop., altrove): d. a casa, al ristorante, in casa di amici; verrò oggi dopo desinato; la porta era chiusa, segno che il padrone stava desinando (Manzoni); se si desina non si cena, di chi si trova in gravi ristrettezze economiche. Con uso trans. (letter.): altri due mi ghermì de’ cari amici, E carne umana desinò (Pindemonte).