desolato
deṡolato agg. [part. pass. di desolare]. – 1. Di luogo, disabitato, squallido, senza vita animale e vegetale: una landa d.; letter., che dà un senso di desolazione, di tristezza, di squallore: guardava in un cortile d., dove giocavano i suoi fratellini (Deledda). 2. Di persona, afflitto da un dolore che non ha conforto, sconsolato: genitori d. per la morte del figlio; spesso usato (con senso sim. a dolente, spiacente, sul modello del fr. désolé) per esprimere ad altri rammarico o dispiacere sincero, spec. per cosa che non ha rimedio: sono d. per quanto è successo; siamo tutti d. per questo involontario contrattempo; talora per attenuare un rifiuto, in espressioni di cortesia formale: si dichiarò d. di non poterci aiutare; sono d., ma non posso proprio farci nulla. ◆ Avv. deṡolataménte, con grande afflizione e sconforto: piangere desolatamente la scomparsa di una persona cara.