destarizzarsi
v. intr. pron. (iron.) Abbandonare gli atteggiamenti e i comportamenti abitualmente propri di una diva, di una star. ◆ Tra ironia e commenti al veleno, Mina «strapazza» la Loren nella sua consueta rubrica settimanale su «Liberal» che sarà in edicola domani. «L’ultima diva - scrive la cantante - sembra voler destarizzarsi», scende dall’Olimpo e «ci insegna come si fa il vero soffritto di cipolle, secondo la ricetta della nonna ciociara». (Stampa, 12 febbraio 1999, p. 28, Spettacoli) • Mina ha scritto una «lettera aperta» a Sofia Loren, su «Liberal», «accusando» l’attrice di «destarizzarsi», neologismo che sta per non essere più star, perché si fa fotografare, nel fare pubblicità al suo libro di gastronomia «Ricette e memorie», mentre affetta cipolle. «Pulcherrima diva, il soffritto no!», scrive la cantante. (Giovanna Grassi, Corriere della sera, 12 febbraio 1999, p. 37) • «L’ultima diva [Sofia Loren]» scrive la cantante [Mina] senza nascondere il suo tono ironicamente inorridito «sembra voler destarizzarsi e ci insegna come si fa il vero soffritto di cipolle secondo la ricetta della nonna ciociara». (Repubblica, 12 febbraio 1999, p. 49, Spettacoli).
Derivato dal s. f. inv. star, di origine ingl., con l’aggiunta simultanea del prefisso de-, del suffisso -izzare e della part. pron. -si.