dewar
〈di̯ùuë〉 s. ingl. [dal nome del fisico e chimico scozz. J. Dewar (1842-1923)], usato in ital. al masch. – In fisica, nome dato a recipienti, detti anche vasi di D., di varie forme e dimensioni, atti a creare con buona approssimazione pareti adiabatiche; di norma sono costituiti da una doppia parete di vetro argentata internamente, dentro la quale è fatto il vuoto in modo da impedire la trasmissione del calore attraverso di essa sia per contatto termico, sia per irraggiamento, sia per convezione.