diastole
dïàstole s. f. [dal lat. tardo diastŏle, gr. διαστολή «dilatazione», der. di διαστέλλω «disunire, dilatare»]. – 1. a. Nella metrica classica, allungamento di una vocale breve per evitare le sequenze prosodiche che non si adattano alla struttura del verso. b. Nella metrica italiana, spostamento, per ragioni ritmiche, dell’accento di una parola, normalmente sdrucciola, sulla penultima sillaba (per es., Ettòrre, umìle, penètra, invece di Èttore, ùmile, pènetra). 2. In fisiologia, la fase di dilatazione delle cavità cardiache, sia atriali sia ventricolari; riferito alle arterie, la dilatazione che esse subiscono all’arrivo dell’onda pulsatile.