dichiarazione
dichiarazióne s. f. [dal lat. declaratio -onis]. – 1. a. L’atto del dichiarare, nei sign. 1, 2 e 3 del verbo, e le parole o lo scritto con cui si dichiara: fare una d., e, in senso più impegnativo, rilasciare una d. (spec. da parte di uomini politici, di persone che ricoprono pubblici uffici o posti di responsabilità, ecc.); firmare, sottoscrivere una d.; raccogliere, verbalizzare le d. dei testimoni; fare molte d. di stima; d. d’amore o d. amorosa (anche assol., fare una d., fare la d., manifestare il proprio amore alla persona amata); d. di matrimonio, manifestazione delle proprie intenzioni e sentimenti in forma ufficiale; d. di principî, enunciazione di principî o norme fondamentali che si dichiara di adottare o che s’intende far rispettare; d. programmatiche, quelle con cui un nuovo governo, nel presentarsi al parlamento, enuncia le linee del programma che si propone di svolgere; d. di voto, in assemblee, spec. politiche (v. voto, nel sign. 2); d. congiunta (o comune), breve comunicato che, alla conclusione di un incontro fra rappresentanti di due o più stati o di altri organismi, viene da essi concordato e rilasciato alla stampa per rendere noti le questioni trattate, le soluzioni prospettate o adottate, gli impegni presi. In partic.: d. dei diritti dell’uomo, documento che proclama i principî fondamentali della libertà politica e civile della persona umana (v. anche diritto, nel sign. 3 a); d. di pubblica utilità, atto con cui l’autorità pubblica dispone il trasferimento della proprietà per fini d’interesse generale; d. di guerra, atto con cui uno stato notifica a un altro la sua decisione di iniziare contro di esso l’ostilità armata. In senso più strettamente giuridico, documento che contiene l’attestazione di una circostanza di fatto che attribuisce al dichiarante particolari diritti o doveri: d. dei redditi, denuncia di tutti i proprî redditi che ogni contribuente è tenuto a presentare annualmente all’ufficio delle imposte competente, anche se non ne consegue alcun debito d’imposta; d. doganale, v. doganale. Per altri documenti di valore giuridico, come la d. di alimento (di una polizza assicurativa), la d. di morte presunta, la d. di scienza, la d. di volontà, v. le singole voci. b. Documento diplomatico con il quale uno stato o più spesso due o più stati congiuntamente esprimono la loro volontà riguardo a determinati punti delle relazioni internazionali: d. di neutralità, di non belligeranza, ecc. c. Nel gioco del bridge, specie di licitazione tra i giocatori che, all’inizio di ogni mano di gioco, si impegnano a realizzare un determinato numero di prese (oltre il minimo di sei), giocando con un determinato atout, oppure senza atout. 2. letter. Esplicazione, chiarimento, interpretazione: d. di un passo oscuro d’un testo antico; d. etimologica di un vocabolo. ◆ Dim. dichiarazioncèlla.