diesel
‹dìi∫ël› (o Diesel) s. m. [dal nome dell’inventore, l’ingegnere ted. R. Diesel (1858-1913)]. – 1. a. Denominazione corrente del motore Diesel o motore ad accensione per compressione, motore a combustione interna nel quale il combustibile (generalm. gasolio) è iniettato alla fine della fase di compressione nell’aria immessa nei cilindri e brucia, senza bisogno di scintilla, in virtù dell’alta temperatura raggiunta per mezzo della compressione stessa. b. Olio diesel: combustibile liquido per motori Diesel meno veloci (per es., quelli marini), caratterizzato da un punto finale di fusione di 360 °C. 2. Il termine compare anche in alcune espressioni composte, della tecnica dei trasporti: diesel-elettrico, agg. riferito al gruppo motore-trasmissione di un veicolo (ferroviario o stradale) munito di motore Diesel il quale aziona un generatore di corrente elettrica collegato ad uno o più motori elettrici che comandano gli organi utilizzatori (ruote, eliche, ecc.); diesel-gas, motore endotermico a gas nel quale l’accensione viene prodotta mediante iniezione di nafta; diesel-indice, indice che esprime, in sostanza, la percentuale di idrocarburi paraffinici contenuta in un dato combustibile destinato all’alimentazione di un motore Diesel, così che più è alto il valore di tale indice e più il combustibile risulta idoneo ad assicurare una buona accensione. 3. Nell’uso com., autoveicolo con motore Diesel: guidare un Diesel.