difesa
difésa s. f. [lat. tardo defensa, der. di defendĕre «difendere», part. pass. defensus]. – 1. a. L’azione del difendere o del difendersi: accingersi alla d.; occuparsi della d.; la d. di un territorio, delle coste; mezzi di d., per difendersi; cani da d.; a d., in d., per d., a difendere, per difendere: accorrere a d. di qualcuno; nessuno è venuto in nostra d.; debbo dire a mia d.; disporre le truppe a d. del ponte; c’è una siepe a d. dell’orto; testimone a d. dell’imputato; citare a propria d.; stare in d., sulla d., in posizione da potersi difendere, in guardia contro pericoli o assalti; in difesa, in araldica, attributo del liocorno in atto di far fronte col suo corno a un assalitore; prendere, assumersi la d. o le d. di uno, assumersi il compito di difenderlo contro offese esterne, contro accuse rivoltegli e sim. Nel linguaggio giur., d. personale, il diritto dell’imputato di difendersi in giudizio, esponendo le proprie ragioni e contraddicendo l’accusa (con altro senso, la difesa che si oppone a un’aggressione per proteggere la propria persona: chiedere la licenza di porto d’armi per d. personale); legittima d., diritto personale per cui non è punibile chi ha commesso il fatto, anche di grave violenza, per esservi stato costretto dalla necessità di difendere un diritto proprio o altrui contro il pericolo attuale di un’offesa ingiusta; eccesso di d., eccesso colposo nell’esercizio della legittima difesa. b. Nello sport, l’attività svolta per ostacolare le azioni d’attacco dell’avversario, e che, negli sport a squadre, è affidata essenzialmente a un dato numero di giocatori delle linee arretrate (per es., il portiere, i terzini e il centromediano o il libero e lo stopper, nel calcio), costituenti nel loro insieme uno speciale reparto, detto esso pure difesa. In alcuni giochi sportivi di squadra si distingue una tattica detta difesa a uomo, nella quale ogni difensore ha il compito di controllare un determinato avversario seguendolo nei suoi spostamenti, e una difesa a zona, nella quale a ogni giocatore è affidata la difesa di una zona del campo. Nel pugilato, coefficiente di 4 punti attribuibile al pugile che abbia dimostrato maggiore abilità nello schivare o parare i colpi dell’avversario. c. In semeiotica medica, la contrattura riflessa dei muscoli addominali in corrispondenza di un processo infiammatorio acuto del cavo peritoneale (appendicite, ecc.). d. In psicologia, meccanismi di d., quelli di cui dispone l’apparato psichico per tenere lontani dall’io cosciente rappresentazioni e impulsi penosi; di essi, taluni sono caratteristici di specifiche strutture nevrotiche, come la rimozione nell’isterismo, la regressione e l’isolamento nelle nevrosi ossessive. e. D. sociale, ogni attività volta alla difesa della vita e dell’ordine, nel campo igienico-sanitario, politico-sociale, ecc.; in partic., l’attività dello stato per eliminare la delinquenza. f. In etologia, difese, o meccanismi di difesa, le varie strategie (mimetismi, occultamento, parate aggressive, ecc.) con cui molte specie animali cercano di sfuggire o scoraggiare i predatori naturali, e anche di difendersi dalla caccia e dalla persecuzione dell’uomo. g. D. del cavallo, la resistenza che il cavallo oppone a eseguire i comandi di chi lo guida o lo monta; nei concorsi ippici, è considerata una «disobbedienza» e, se si protrae oltre i 60 secondi, è causa di eliminazione. h. Nel gioco degli scacchi, il termine indica, nella teoria delle aperture, un impianto caratteristico adottato dal Nero (per es., d. siciliana, d. francese, d. dei due cavalli, ecc.), oppure, nel campo della strategia, l’insieme delle mosse intese a consolidare i proprî punti deboli o a parare le minacce dell’avversario (per es., d. attiva, passiva, preventiva). 2. Le parole, lo scritto con cui si sostiene la causa di qualcuno o lo si difende contro attacchi avversarî, contro calunnie, contro accuse: scrivere, pronunciare, leggere una d.; in partic., l’arringa dell’avvocato difensore: una d. brillante, convincente, schiacciante. 3. a. Tutto quanto serve a difendere, a proteggere, a riparare: le Alpi sono la d. naturale dell’Italia; abbattere le d. nemiche; preparare, organizzare la d.; la lana è un’ottima d. contro il freddo; difese contro le mosche, contro le zanzare. b. Difese dell’elefante, del cinghiale, le zanne. In araldica, difesa, il dente dell’elefante e del cinghiale, sia isolato, sia uscente (di smalto diverso) dalla bocca di questi animali; doppia d., i denti sporgenti del cinghiale, quando si vedono tutti e due uscenti dalla bocca. c. Nell’attrezzatura navale, ogni protezione di organi in moto contro il logorio, gli urti, ecc. d. Nel linguaggio milit., genericam., ogni opera di protezione e di fortificazione; più in partic., l’insieme dei varî mezzi con cui si pone riparo a determinati tipi di offese: d. aerea, complesso delle misure destinate ad annullare o ridurre l’efficacia dell’attacco di velivoli o di missili nemici; d. civile, complesso delle predisposizioni, misure e attività dirette a informare le popolazioni dei pericoli connessi alle azioni belliche nemiche, a proteggere gli elementi indispensabili per l’esercizio della funzione di governo e, per quanto possibile, le popolazioni, ad agevolare le riparazioni, i rifornimenti e il ripristino dei servizî sconvolti; d. nucleare biologica chimica (N.B.C.), complesso delle predisposizioni, misure e attività dirette a evitare o a limitare i danni derivanti dall’impiego delle armi nucleari, biologiche e chimiche; d. dell’ambiente o del territorio, complesso di iniziative prese per impedire o limitare i danni che possono essere in vario modo arrecati all’ambiente naturale. Ministero della Difesa, il ministero che amministra le forze armate dello stato (esercito, marina, aeronautica). 4. a. La persona o, con valore collettivo, le persone che hanno il compito di difendere: è lui la mia sola d. (per la difesa come reparto di giocatori nel calcio e in altri giochi di squadra, v. sopra, al n. 1 b). Nel linguaggio forense, l’avvocato o gli avvocati difensori: la parola è alla d.; la d. ha da fare qualche obiezione?; collegio di difesa, l’insieme degli avvocati difensori. b. D. militare marittima, nella marina militare italiana, l’organizzazione locale che provvede alla difesa di una nave o piazza o base marittima. 5. ant. Opposizione, ostacolo: Avendo Astolfo esercito infinito Da non gli far sette Afriche difesa (Ariosto).