digestione
digestióne s. f. [dal lat. digestio -onis, der. di digerĕre (v. digerire), part. pass. digestus]. – 1. In fisiologia, l’insieme dei processi meccanici e chimici (masticazione e insalivazione, imbibizione di succo gastrico e pancreatico, trasformazioni idrolitiche ed eliminazione, con le feci, dei residui non digeriti) che avvengono nell’apparato digerente per rendere gli alimenti utilizzabili ai fini della nutrizione. 2. In chimica: a. Trattamento di decomposizione che si fa subire a certe sostanze per l’azione di reattivi chimici (per es., la decomposizione delle proteine per mezzo di acido solforico). b. Trattamento che si fa subire a sostanze naturali ad opera di reattivi chimici, del calore, della pressione (per es., al legno quando lo si tratta con bisolfito di calcio per togliere le sostanze incrostanti la cellulosa e ottenere questa più o meno pura). c. Operazione con la quale in farmacia si mantiene una sostanza a contatto di un solvente: in ambiente non molto caldo (40-60 °C), per un tempo più o meno lungo così da poter estrarre determinati composti contenuti nella sostanza stessa. d. Trasformazione di tipo demolitivo, operata da microrganismi aerobici o anaerobici su sostanze organiche solide o semisolide (per es., sui fanghi ottenuti nei processi di depurazione di acque di rifiuto).