digressione
digressióne s. f. [dal lat. digressio -onis, der. di digrĕdi «allontanarsi», part. pass. digressus]. – 1. a. Propr., l’allontanarsi temporaneamente dal cammino intrapreso o dalla via più dritta. b. Più com. fig., deviazione dal tema principale del discorso: fare una d.; racconto pieno di digressioni; Fiorenza mia, ben puoi esser contenta Di questa digression che non ti tocca (Dante). In un’opera narrativa, la digressione è un aspetto particolare dell’intreccio, consistente in una pausa concessa all’azione principale, al fine di creare un clima di attesa, di approfondire il quadro storico in cui l’azione è collocata, d’inserire una riflessione dell’autore, d’introdurre un nuovo personaggio, ecc. 2. In astronomia, la distanza angolare delle stelle circumpolari dal polo celeste; si ha la d. massima allorché il cerchio orario dell’astro e il cerchio verticale sono fra loro perpendicolari. ◆ Dim. digressioncèlla, digressioncina.