dilagare
v. intr. [der. di lago, con il pref. di-1] (io dilago, tu dilaghi; aus. avere o essere). – 1. a. Riferito ad acque, diffondersi rapidamente e largamente sul terreno, in modo da formare come un lago: il fiume straripò dilagando per la campagna; con uso iperb.: il pianto gli dilagava sulle guance, gli bagnava la sigaretta ciondoloni dalle labbra (Pratolini); raro con la particella pron.: la piena si dilagò nella valle. Estens., poet., della luce: dolce notte, Chiara per dilagar di luna piena (A. Negri). b. fig. Diffondersi largamente e rapidamente, detto soprattutto di costumi e comportamenti sociali negativi: la corruzione dilagava in tutti gli strati della popolazione; l’epidemia è dilagata in tutta la regione; e con uso sostantivato: il d. dell’assenteismo è un fenomeno preoccupante. 2. tr., ant. Allagare: ondeggiò il sangue per campagna, e corse Come gran fiume, e dilagò le strade (Ariosto). ◆ Part. pres. dilagante, con valore verbale e di agg.: contenere le acque dilaganti; frenare il malcostume, l’immoralità dilagante.