dildo
s. m. inv. (possibile anche il pl. -i) Oggetto a forma di pene, usato per pratiche sessuali. ♦ Ma sulla faccenda hanno tuonato i conservatori e su queste lezioni di propedeutica sessuale è caduto il tabù. Intendiamoci, non è che nella "valigetta" tutto fosse assolutamente... elementare. In mano, si fa per dire, a un insegnante «non perfettamente a posto», avrebbe potuto essere «un'arma micidiale», hanno scritto quotidiani conservatori del Vorarlberg e del Salisburghese. Che cos'è il "dildo"? A prescindere dalla presunta origine dialettale italiana (da «diletto») la spiegazione si addentra sul piacere che l'oggetto in questione può dare all'organo genitale femminile. Vien da pensare che gli estensori della "valigetta" siano accaniti lettori di racconti porno dove il "dildo" è sempre di scena, mentre c'è da scommettere che le decenni austriache sanno perfettamente cos'è il «petting» ('strofinamento dei corpi onde raggiungere un momento di estatica felicità fisica'), ma non hanno un'idea di ciò che può essere un "dildo" né dove si può comprarlo. (Stampa sera, 17 agosto 1987, p. 11) • Anal, rapporti anali. Bizzarre, forme di sesso estremo e fuori dalle regole (clistere, pissing, coprofilia, torture). Caviar, la defecazione come simbolo erotico. Dildo, uno dei vibratori di varie forme e dimensioni. (Tullio Kezich, Corriere della sera, 14 ottobre 2000, p. 35, Letto/visto/ascoltato) • Ho visto il video dell'attentato al museo non appena è diventato virale sui social network. In quel periodo stavo già facendo ricerche sull'uso delle tecnologie in 3d con finalità critiche o poetiche: dal 2012 al 2014 ho lavorato a un progetto, "Dark matter", che consisteva nel riprodurre oggetti di uso comune vietati o stigmatizzati dal governo iraniano come antenne satellitari, dildi, nodi alla cravatta, pistole. Trovavo affascinante l'idea di riprodurre per archiviare e documentare aspetti della vita umana anche se, naturalmente, si trattava di un'operazione concettuale, metaforica perché quelle copie non potevano essere utilizzate come veri oggetti. Ma quando ho visto il video dell'Isis ho pensato che avesse senso proseguire quel tipo di lavoro». [Morehshin Allahyari] (Gaia Rau, Repubblica, 23 ottobre 2015, p. 13, Società) • Un dildo con le ceneri dell’amato perduto per consolare la vedova in eterno. Parliamo di 21 grammi, l’oggetto/opera d’arte creato dall’artista olandese Mark Sturkenboom che gioca con il macabro e rinvigorisce il desiderio sessuale in tarda età attraverso il filtro dell’intuizione artistica. Lo scatolino grigio pallido, onnicomprensivo di parecchie funzioni e gadget può essere visionato qui. Con una forma che ricorda vagamente il beauty case ma anche gli ingombranti e vibranti apparecchi per l’aerosol 21 grammi si apre con una chiave di ottone placcata oro che può essere indossata dall’acquirente come fosse una collana, e ha incorporato un amplificatore con mini casse per ascoltare la musica proveniente da un iPhone che può essere infilato nell’apposita fessura sul retro dello scatolino. (Davide Turrini, Fatto Quotidiano.it, 16 febbraio 2016, Attualità) • Giusto per spazzare subito via i dubbi: è nato prima il dildo. D’altra parte la ricerca del piacere e la masturbazione nascono insieme all'uomo: l’invenzione della ruota risale ad "appena" 3.500 a.C., mentre il primo oggetto di forma fallica utilizzato a scopo ludico si ritiene possa essere circa nove volte più vecchio, anche se c'è ancora disaccordo tra gli studiosi su quale sia il più antico fra quelli ritrovati. (Focus.it, 9 novembre 2019, Comportamento).
Voce ingl. dall’etimo incerto. Attestata per la prima volta nell’italiano scritto nel 1970, secondo il Nuovo Devoto-Oli 2020-21.