diligenza1
diligènza1 s. f. [dal lat. diligentia, der. di dilĭgens -entis «diligente»]. – Cura attenta e scrupolosa, premurosa esattezza nell’operare: studiare, lavorare, cercare con d.; eseguire con d. un incarico; usare ogni d. nell’indagine; ordinare, disporre le proprie cose con grande diligenza. In partic., in diritto, la cura che il soggetto passivo dell’obbligazione deve porre per l’esatto adempimento del suo obbligo; d. del buon padre di famiglia, quella di grado normale, richiesta, per esempio, nel rapporto di lavoro subordinato, consistente nell’osservanza delle norme tecniche e di correttezza sociale, in relazione alla natura del lavoro e all’interesse dell’impresa; ma anche in senso più proprio: il tutore deve amministrare il patrimonio del minore con la diligenza del buon padre di famiglia (art. 382 del codice civile). Non com., ricerca accurata, spec. al plur.: il capitano, fatte le sue diligenze..., trasmise la risposta negativa (Manzoni). Locuz. avv., ant., in diligenza, senza indugio, in fretta, con sollecitudine: fu richiamato per lettere dalla madre in d. (B. Davanzati).