dimettere /di'met:ere/ [dal lat. dimittĕre; nel sign. 2 e nell'uso rifl., sull'es. del fr. démettre] (coniug. come mettere). - ■ v. tr. 1. [far uscire, in partic. da ospedali e carceri: d. un degente, un detenuto] ≈ congedare, licenziare, (fam.) mandare via, rilasciare. ↔ accogliere, ricevere. ⇓ arrestare, ricoverare. 2. (non com.) [privare di una carica, di un lavoro e sim.: d. un impiegato] ≈ deporre, destituire, (iron.) dimissionare, esonerare, (fam.) fare fuori, licenziare, rimuovere, (fam.) silurare, sollevare. ↔ assumere, insediare. ■ dimettersi v. rifl. [rinunciare a un incarico, anche con la prep. da: il governo si è dimesso] ≈ dare (o rassegnare) le dimissioni, licenziarsi. ‖ ritirarsi, sospendersi.