diminuire
diminüire v. tr. e intr. [dal lat. deminuĕre, comp. di de- e minuĕre «far più piccolo, diminuire»] (io diminüisco, tu diminüisci, ecc.). – 1. tr. Rendere minore, di quantità, di dimensione, ecc.: d. le spese, i prezzi, lo stipendio, le ore di lavoro; d. la distanza; d. le proprie esigenze, ecc. 2. intr. (aus. essere) Diventar minore: d. di peso, di pregio, di valore; è diminuito il numero degli abbonati; le entrate continuano a d.; diminuiscono le probabilità. ◆ Part. pres. diminüènte, anche come s. f., nel linguaggio giur., circostanza (così detta perché comporta una diminuzione della pena) consistente nel ravvedimento del reo dopo la consumazione del reato (per es., la riparazione del danno, l’attività spontanea ed efficace diretta a elidere o attenuare le conseguenze dannose o pericolose del reato, ecc.). ◆ Part. pass. diminüito, anche come agg. (v. la voce).