diminuzione
diminuzióne s. f. [dal lat. deminutio -onis]. – 1. L’atto, il fatto di diminuire, l’essere diminuito: d. dei prezzi, della popolazione, delle spese, ecc.; temperatura in diminuzione. Anticam. significò anche la graduale estinzione del debito pubblico (onde il nome del monte delle d. che fu istituito a tal fine a Firenze). 2. In musica: a. Riduzione alla metà, a un terzo, a un quarto, o meno, della durata delle note d’un passo musicale, spec. d’un soggetto o d’un tema, a fini, per es., contrappuntistici. b. Uso, in un controcanto, d’uno o più tipi di figure di durata inferiore a quelli usati nel canto dato (per es. di minima, se il canto dato si svolge per semibrevi). c. Sostituzione, in un passo musicale, delle note date con note di durata inferiore, in vario numero, a scopo ornamentale. ◆ Si sente, e si legge, usata spesso, ma meno giustificatamente, la forma diminuizióne (coniata dal part. pass. diminuito).