dipietrismo
s. m. Modo di pensare, comportarsi e agire proprio di Antonio Di Pietro o che a lui si richiama. ◆ Paolo Flores d’Arcais è l’ideologo del dipietrismo, è il tribuno fanatico della piccola Italia forcaiola. (Foglio, 12 ottobre 2000, p. 3) • «Nel correntone c’è finito tutto il peggio del partito, compreso il dipietrismo» [Giusi La Ganga riportato da Augusto Minzolini]. (Stampa, 17 novembre 2001, p. 2, Interno) • l’innovazione ha riguardato entrambi gli schieramenti e si è risolta nella fusione più o meno fredda in due blocchi contenenti le quattro componenti partitiche elettoralmente già maggioritarie. Allo stesso tempo, questa offerta di nuovo è stata mitigata dal permanere delle due forze che hanno consentito di passare dalla prima alla seconda Repubblica. Al «localismo ideologico padano», sul versante opposto si è stabilizzato il «dipietrismo» come eredità del giustizialismo, affermatosi all’epoca di tangentopoli. (Lucio Iaccarino, Repubblica, 22 aprile 2008, Napoli, p. I).
Derivato dal nome proprio (Antonio) Di Pietro con l’aggiunta del suffisso -ismo.
Già attestato nella Stampa del 13 agosto 1992, p. 4, Interno.