diplomazia
diplomazìa s. f. [dal fr. diplomatie, der. di diplôme «diploma»]. – 1. L’arte di trattare, per conto dello stato, affari di politica internazionale. Più concretam., l’insieme dei procedimenti attraverso i quali uno stato mantiene le normali relazioni con altri soggetti di diritto internazionale (stati esteri e altri enti aventi personalità internazionale), al fine di attenuare e risolvere eventuali contrasti di interessi e di favorire la reciproca collaborazione per il soddisfacimento di comuni bisogni; si distingue talvolta fra d. segreta, quella tradizionale, e d. aperta (ingl. open diplomacy) che, propugnata soprattutto dagli Stati Uniti d’America a partire dagli anni della prima guerra mondiale, è caratterizzata dalla tendenza a informare, entro certi limiti, la pubblica opinione di trattative e orientamenti di politica estera. 2. a. Il complesso degli organi (agenti diplomatici permanenti e speciali, capo dello stato, ministro degli Affari Esteri) per mezzo dei quali uno stato mantiene i rapporti internazionali con gli altri stati. b. Carriera degli agenti diplomatici: entrare in diplomazia. 3. fig. Tatto, finezza, abilità nella trattazione di affari delicati e che richiedono prudenza, o anche nelle relazioni tra persona e persona: usare d.; agire, parlare, procedere con diplomazia.