diroccare
v. tr. e intr. [der. di ròcca nei due sign. di «fortezza» e di «roccia», col pref. di-1] (io diròcco, tu diròcchi, ecc.). – 1. tr. Abbattere con impeto un edificio o le sue parti superiori, demolire: d. castelli, fortezze. 2. intr. (aus. essere) a. Cadere in rovina: vecchi monumenti che stanno diroccando. b. ant. Cadere giù precipitosamente (anche di persona): giù diroccando, a ferir venne Prima nel fondo il ramo saldo e forte (Ariosto). ◆ Part. pass. diroccato, anche come agg., rovinato, cadente: un castello diroccato; torre mezzo diroccata; buttato giù, abbattuto: le mura scalcinate ..., le finestre sgangherate, diroccata la porta (Manzoni).