disamare
diṡamare v. tr. [comp. di dis-1 e amare], letter. – Non amare; cessare d’amare: che ’n un punto ama e disama (Petrarca); avere in avversione, odiare: ancora che ’l re Meliadus sia mio mortale nemico, e mortalmente il disamo (Novellino); anche, prendere a fastidio cosa che prima dava piacere o per cui si aveva inclinazione: d. gli studî.