discesa
discésa s. f. [der. di discendere, disceso]. – 1. a. Atto del discendere, del venire giù, dell’andare in basso: la d. di Gesù Cristo agli Inferi; la d. dello Spirito Santo sugli apostoli; la d. dei barbari in Italia; la d. del Barbarossa; d. dalla parte anteriore, sui pubblici mezzi di trasporto; la d. dell’ascensore, di un aeroplano; la d. del palombaro in fondo al mare; d. da cavallo; d. del monte (in senso trans.), ecc. Anche fig.: d. di tono, in un discorso, in uno scritto e sim. b. Inclinazione, pendenza di un terreno e la superficie stessa inclinata (in questo senso anche scesa): strada in d.; un percorso tutto salite e discese; una d. pericolosissima; veniva giù per la d. a rotta di collo. 2. Nello sport: a. Gara di sci, nella quale si deve colmare un dislivello variante fra i 500 e i 1000 metri con un percorso massimo di qualche chilometro; d. libera, gara in cui gli sciatori tendono a seguire ognuno la via più breve, raggiungendo velocità molto elevate; d. obbligata o slalom (speciale) e d. obbligata gigante o slalom gigante, gare in cui gli sciatori devono seguire un percorso più o meno curvilineo cui sono costretti da passaggi obbligati entro porte delimitate da una coppia di aste o bandierine piantate nella neve e distanti l’una dall’altra pochi metri. b. L’azione degli alpinisti che ridiscendono dopo aver compiuto un’ascensione: d. su roccia; d. libera o in libera (o in arrampicata libera), senza bisogno di corda; d. a corda doppia, speciale manovra per superare in discesa tratti non percorribili in arrampicata libera, utilizzando, con opportune operazioni, la corda di sicurezza. c. Nel calcio e sim., azione d’attacco, generalmente molto veloce, compiuta da uno o più giocatori verso la rete avversaria. d. D. fluviale, una delle gare di canoa, avente lo scopo di mostrare la padronanza che il vogatore ha dell’imbarcazione in acque correnti e mosse. 3. In medicina: d. lattea, inizio di secrezione lattea nelle mammelle della puerpera, 24-48 ore dopo il parto; d. dell’utero, abbassamento o prolasso dell’utero. 4. In radiotecnica, d. d’antenna, linea che collega un’antenna a un radioricevitore o a un radiotrasmettitore.