dischiudere /di'skjudere/ [dal lat. discludĕre] (coniug. come chiudere). - ■ v. tr. 1. [aprire appena, in parte: d. l'uscio] ≈ schiudere, [di labbra, occhi e sim.] (lett.) dissuggellare. ↑ aprire, (lett.) disserrare. ↔ socchiudere. ↑ chiudere, serrare. 2. (fig., non com.) [rendere manifesto: la prova che 'l ver mi dischiude Son l'opere seguite (Dante)] ≈ (lett.) disserrare, manifestare, palesare, rivelare, svelare. ↔ celare, nascondere, occultare. ■ dischiudersi v. intr. pron. [il passare gradualmente dal chiuso all'aperto, con la prep. in o assol.: le labbra si dischiusero in un sorriso] ≈ schiudersi, [di fiori] sbocciare. ↑ aprirsi, (lett.) disserrarsi. ↔ socchiudersi. ↑ chiudersi, serrarsi.