dischiusura
s. f. L’atto di dischiudersi, di aprirsi. ◆ una scelta simile è stata fatta, coniando il neologismo dischiusura per tradurre la déclosion di Jean-Luc Nancy (Filippo Del Lucchese, Manifesto, 17 aprile 2007, p. 14, Cultura) • Ciò che accade oggi, che la si prenda come invasione di campo o come dischiusura di campi un tempo recintati, è che il campo letterario non è più delimitato, la sua autonomia perduta. Ma ciò non dipende da una volgare usurpazione, bensì da un profondo rivolgimento antropologico: con la piena maturazione della cultura di massa, l’immaginario acquisisce un nuovo statuto di realtà perché l’immaginazione diventa attività quotidiana di consumo, e così frantuma la specificità dello spazio espressivo che un tempo fu prerogativa esclusiva dell’arte, del mito, del rito. (Antonio Scurati, Stampa, 24 maggio 2008, Tuttolibri, p. 1).
Derivato dal s. f. chiusura con l’aggiunta del prefisso dis-.