discutere
discùtere v. tr. e intr. [dal lat. discutĕre, comp. di dis-1 e quatĕre «scuotere»; propr. «agitare, scuotere in diverse parti», nel lat. tardo «esaminare discorrendo»] (pass. rem. discussi, discutésti, ecc.; part. pass. discusso; come intr., aus. avere). – 1. a. Con uso trans., esaminare attentamente e in modo approfondito una questione, un problema, un argomento, da parte di due o più persone che espongono ciascuna il proprio parere e punto di vista ed esprimono il proprio consenso o dissenso sulle opinioni o proposte degli altri, col fine di giungere a una conclusione o decisione collegiale: d. una proposta, un progetto di legge, l’imposizione di una nuova tassa; è una questione che va discussa in sede di consiglio. Anche con uso intr. o assol.: d. di, su, sopra, intorno a una questione; la commissione si è riunita per d. del ricorso; finché stiamo qui a d., non giungeremo a nulla di concreto; d. sul sesso degli angeli, fare lunghe discussioni su questioni insolubili o eccessivamente sottili, senza potere arrivare perciò a conclusioni sicure. b. Con uso trans. o intr., avere uno scambio di idee e di opinioni, anche senza proporsi di giungere a specifiche conclusioni e deliberazioni: d. un o su un argomento di letteratura, d’arte; d. di politica; d. amichevolmente, con calma, o animatamente, vivacemente; è un problema delicato, ed è bene che ne discutiamo insieme; tutti nell’osteria si mettono a d. il caso, molto contenti di avere un argomento di conversazione così interessante (Gianni Celati). In partic., d. la tesi, sostenere l’esame di laurea (v. discussione, n. 1). 2. estens. a. Con uso assol., litigare, fare contrasti: va bene, hai ragione tu, non ho voglia di d.; chi vuoi che si metta a d. con quel prepotente! b. Sempre con uso assol., muovere obiezioni, esprimere dubbî, fare delle riserve, o più genericamente manifestare le proprie idee e opinioni in contrasto con quanto altri vuole o sostiene: se sai che ho ragione io, perché discuti?; non discuto più, fa quello che credi, ma io resto del mio parere. Con compl. oggetto, d. qualche cosa, metterne in dubbio la validità o la consistenza, fare delle obiezioni o delle riserve: gli ordini non si discutono, non sono oggetto di discussione, vanno eseguiti senz’altro; non discuto il tuo diritto, ma qui si tratta di ragionare!; il danno l’abbiamo ricevuto, ed è inutile d. se abbiamo ragione o torto. ◆ Part. pres. discutènte, anche come sost., non com., chi discute, chi partecipa a una discussione. ◆ Part. pass. discusso, anche come agg. (v. la voce).