disintesa
s. f. Incomprensione, mancanza di intesa. ◆ Un tempo l’asse franco-tedesco accendeva gelosie negli altri Paesi, ma faceva avanzare l’Europa. […] È opportuno ricordare quel tempo per sottolineare come l’odierna disintesa franco-tedesca rischi di frenare le riforme istituzionali che dovrebbero essere decise tra due settimane al vertice di Nizza, al fine di consentire successivamente di estendere l’Unione ai Paesi candidati dell’Est. (Bernardo Valli, Repubblica, 24 novembre 2000, p. 1, Prima pagina) • La més-entente, quindi, è anche e innanzitutto un’incomprensione, una mancanza di intesa, cioè un corto circuito linguistico-immaginativo piuttosto che razionale o decisionale. Sarebbe stato meglio conservare la radice latina di «intendere», nel doppio senso di comprendere e di volere. Il neologismo «disintesa» ad esempio, peraltro molto più vicino all’originale francese, avrebbe contribuito a rendere il concetto meno ambiguo in italiano (Filippo Del Lucchese, Manifesto, 17 aprile 2007, p. 14, Cultura).
Derivato dal s. f. intesa con l’aggiunta del prefisso dis-.