disonorare
diṡonorare v. tr. [comp. di dis-1 e onorare] (io diṡonóro, ecc.). – Privare dell’onore o, più comunem., privare del diritto alla stima delle persone oneste: è un’azione, o un comportamento, che lo disonora; conduce una vita che lo disonora agli occhi di tutti; con soggetto di persona, macchiare l’onore, infamare, screditare: d. l’abito che si porta; voleva forse ... d. i suoi capelli quasi del tutto bianchi correndo dietro alle donne? (Svevo); o gettare il discredito, la disistima su un’istituzione, o sim., di cui si fa parte, o sul simbolo che la rappresenta: d. la famiglia, la patria, la bandiera; ormai ant., d. una ragazza, sedurla, toglierle la verginità. Nel rifl., disonorarsi, macchiare la propria onorabilità, procurarsi infamia, e per estens. screditarsi, compromettersi, squalificarsi. ◆ Part. pres. diṡonorante, anche come agg.: azioni, parole, scritti disonoranti. ◆ Part. pass. diṡonorato, anche come agg., che ha perduto o è stato privato dell’onore, del diritto alla stima, alla reputazione: un uomo ormai disonorato; un nome disonorato.