disonore
diṡonóre (poet. ant. disnóre, diṡinóre) s. m. [comp. di dis-1 e onore]. – Perdita dell’onore o, più propriam., dell’onorabilità, della pubblica stima: Se tu di lui non fossi accompagnata, Leggeramente ti faria disnore (Dante); fu degradato con suo gran d.; meglio la morte che il d.; perdere con d., in modo non onorevole; far d. a qualcuno, a qualcosa, essere una macchia per il suo onore: con la sua turpe vita fa d. al nome che porta. Anche, condizione di chi ha perduto l’onore: vivere nel disonore. Con valore causativo, motivo di disonore, riferito anche, in senso più concr., alla stessa azione o persona che disonora: fuggire sarebbe un d. per noi; quel giovane è il d. della famiglia; io ti perdono ciascun disinore Che fatto m’hai o mi volessi fare (Boccaccio).