disordinare
diṡordinare v. tr. e intr. [comp. di dis-1 e ordinare] (io diṡórdino, ecc.). – 1. tr. a. Mettere in disordine, mettere sottosopra, scompigliare: d. le carte, l’armadio; il vento le disordinava i capelli; la cavalleria disordinò le truppe nemiche; fig., confondere, turbare: d. le idee, la mente, i pensieri. b. non com. o scherz. Revocare un ordine dato: tu disordini oggi quello che ordinavi ieri; anche assol.: chi ordina, chi disordina: qui non si capisce più nulla. 2. intr. pron. a. Scompigliarsi, perturbarsi, confondersi: fra ordini e contrordini tutto si disordina; mi si disordinarono le idee. b. ant. Sentire danno, incomodo: molto più si disordina il povero di pagare la sua decima che il ricco la sua (Guicciardini). 3. intr. (aus. avere), ant. o poco com. Eccedere, trasmodare, essere sregolato: d. nel mangiare, nel bere, nei piaceri; disordinando in mille cose (Leopardi); chi disordina da giovane, se ne pente da vecchio. ◆ Part. pass. diṡordinato, anche come agg. (v. la voce).