disposto
dispósto agg. e s. m. [part. pass. di disporre]. – 1. agg. Con funzione più propriam. participiale, collocato in un certo modo; detto in genere di più oggetti e con riguardo all’aspetto offerto dal loro insieme: libri d. ordinatamente; mobili d. con gusto; stanze mal disposte. 2. agg. a. Pronto, propenso, intenzionato a qualche cosa: Puro e d. a salire a le stelle (Dante); essere d. a morire per il proprio ideale; sono d. a crederti; ero dispostissimo ad ascoltarlo; non sono d. a cedere; non sono in alcun modo d. a sopportarlo; mi sentivo poco d. ad accettare. b. Che ha una determinata disposizione d’animo nei riguardi di altra persona, soprattutto nelle espressioni ben d., mal d. verso qualcuno (scritte anche unite, bendisposto, maldisposto), per indicare disposizione favorevole o sfavorevole. 3. agg. Stabilito, ordinato, prescritto (anche in quest’accezione, con uso per lo più participiale): nella misura d. per legge; così è d. dal cielo. 4. s. m. Nel linguaggio giur. e amministr. è sinon. di disposizione (ciò che è ordinato, prescritto): secondo il d. del regolamento; per il combinato d. degli artt. 17 e 21, ecc.