disprezzare
v. tr. [lat. *disprĕtiare, der. di pretium «prezzo, pregio», col pref. dis-1] (io disprèzzo, ecc.). – 1. Considerare indegno della propria stima o attenzione: era disprezzato da tutti per la sua bassezza d’animo; d. il denaro; prov., chi disprezza compra (o vuol comprare), spesso chi critica qualche cosa lo fa per nascondere il proprio desiderio di averla o per abbassarne a proprio vantaggio il valore. Anche rifl., riconoscersi indegno di stima, di rispetto: mi disprezzo veramente per essermi comportato in modo così vile. 2. Per estens., non tener conto di qualche cosa, e quindi, spesso, trasgredire o disattendere: d. i consigli; d. le leggi, gli ordini ricevuti. ◆ Part. pres. disprezzante, anche come agg., meno com. di sprezzante. ◆ Part. pass. disprezzato, anche come agg., indegno di rispetto, disistimato, tenuto in poco o nessun conto.