disprezzare /dispre'ts:are/ v. tr. [lat. ✻disprĕtiare, der. di pretium "prezzo, pregio", col pref. dis-¹] (io disprèzzo, ecc.). - 1. [considerare indegno della propria stima: d. la compagnia di certe persone] ≈ (non com.) abominare, aborrire, (lett.) avere a (o in) disdegno, detestare, disdegnare, disistimare, (lett.) dispregiare, esecrare, schifare, (lett.) spregiare, (lett.) sprezzare. ‖ respingere. ↔ apprezzare, considerare, gradire, (lett.) pregiare, stimare. ↑ bramare, desiderare. 2. (estens.) [non tenere conto di qualche cosa: d. gli ordini ricevuti] ≈ (lett.) avere a (o in) disdegno, contravvenire (a), disattendere, eludere, ignorare, infrangere, trasgredire. ↔ osservare, ottemperare, rispettare. [⍈ ODIO]