dissanguare
v. tr. [der. di sangue, col pref. dis-1] (io dissànguo, ecc.). – 1. Sottrarre il sangue a un corpo vivente, totalmente o in quantità tale da renderne impossibile la vita: l’emorragia lo ha dissanguato; rifl.: si è dissanguato tagliandosi le vene; intr. pron., perdere tutto il sangue o in quantità copiosa: si è dissanguato per le molte ferite. 2. fig. Privare di denaro o di quant’altro è necessario per vivere, levandone a poco a poco; per estens., sfruttare avidamente e sim.: d. le province con tributi eccessivi; colonie dissanguate dalla madrepatria; gli usurai lo dissanguano; rifl.: s’è dissanguato per far studiare i figli. ◆ Part. pass. dissanguato, anche come agg.: è morto dissanguato; fig., popolazioni dissanguate, sfruttate, immiserite.