dissociazione
dissociazióne s. f. [dal lat. dissociatio -onis]. – 1. L’azione e l’effetto del dissociare o del dissociarsi; stato di ciò che è dissociato. Con sign. specifici: a. Nella tecnica istologica, la separazione degli elementi (cellule, fibre, ecc.) che costituiscono un tessuto, attuata mediante aghi sottili o reagenti che sciolgano la sostanza intercellulare. b. In chimica, genericam., scissione di una molecola in altre più semplici, o in atomi o ioni; in partic.: d. elettrolitica (o ionica), la scissione spontanea in ioni positivi (cationi) e negativi (anioni) che le molecole di acidi, basi e sali subiscono quando passano in soluzione; d. termica, la scissione che le molecole di un gas elementare e di alcuni composti subiscono ad opera del calore; energia di d., l’energia occorrente per scindere una molecola nei suoi costituenti. 2. Il fatto di dissociare o di dissociarsi, nel senso di dividere o dividersi, di staccare o staccarsi da altri: d. delle forze; annunciare la propria d. da un’iniziativa; d. delle proprie responsabilità. 3. In psichiatria, d. psichica, disturbo tipico della schizofrenia, che investe l’intera personalità psichica dell’individuo, caratterizzato da un deterioramento dei processi associativi, per cui il pensiero viene impoverito o distorto e l’espressione di esso si traduce in parole per lo più affastellate senza nesso logico o costrutto sintattico.