dissolvere /di's:ɔlvere/ [dal lat. dissolvĕre] (pass. rem. dissòlsi, dissolvésti, ecc.; part. pass. dissòlto e ant. dissoluto). - ■ v. tr. 1. a. [far passare un corpo dallo stato solido a quello liquido] ≈ disciogliere, liquefare, sciogliere, stemperare. ‖ fondere. ↔ condensare, solidificare. b. [mescolare un corpo solido con un liquido fino a far perdere la consistenza del solido: d. una compressa in acqua] ≈ diluire, disciogliere, sciogliere. 2. a. [togliere i legami che uniscono le parti di un tutto, anche fig.: i cattivi costumi dissolvono i vincoli sociali] ≈ disfare, disgiungere, disgregare, dissociare, (non com.) disunire, dividere, scindere, sciogliere, separare. ↔ aggregare, cementare, collegare, congiungere, rinsaldare, unire. b. [mandare in disfacimento, anche fig.] ≈ disfare, rovinare. c. (fig.) [fare svanire: d. ogni dubbio] ≈ e ↔ [→ DISSIPARE v. tr. (1. a)]. ■ dissolversi v. intr. pron. 1. [far venir meno i legami che tengono unito un gruppo di persone: un partito che si è dissolto] ≈ disgregarsi, scindersi, sciogliersi, separarsi. ↔ aggregarsi, riunirsi, unirsi. 2. [andare in disfacimento: Se l'universo pria non si dissolve (F. Petrarca)] ≈ corrompersi, decomporsi, imputridirsi, marcire, putrefarsi. ↔ conservarsi. 3. [andare via, essere allontanato, anche fig.] ≈ e ↔ [→ DISSIPARSI].